In casa del Pistoiacalcio c’è la consapevolezza di dover affrontare una montagna contro la Meridien, attualmente prima in classifica. Ma la stessa consapevolezza è quella che oggi si respira nell’ambiente arancione e che fa pensare che la squadra può farcela a raggiungere l’obiettivo fissato a inizio stagione: la salvezza.

Tutto passa dalle ultime giornate di campionato, anche da quella di domani (domenica 16 marzo). Nello stesso pensiero anche il direttore sportivo Luciano Livi, che appare determinato e fiducioso:

“Ci aspetta una battaglia importante contro la prima della classe. Noi stiamo vivendo un bel periodo, però si sa che si va affrontare una bella squadra. All’andata siamo riusciti a fare risultato, ma sicuramente verrano a Pistoia agguerriti per portare a casa tre punti”.

“Stiamo vivendo un periodo positivo, la squadra ha trovato la sua quadratura. Abbiamo giocatori di categoria e possiamo contare sull’organico a disposizione dopo un periodo in cui abbiamo dovuto sopportare qualche assenza”.

“Abbiamo dimostrato di poter stare in questa categoria e, per questo, anche in caso di sconfitta non dovremo abbassare le armi, ma anzi farci trovare pronti per le settimane successiva in cui inizieranno tutti gli scontri diretti per noi fondamentali per perseguire l’obiettivo salvezza. Andiamo comunque in campo per vincere, faremo il possibile anche se siamo consapevoli di giocare contro una delle migliori squadre del campionato”.

“Noi siamo in grado di vincere contro chiunque e faremo sudare le sette camicie ai nostri avversari. Ce la faremo senza passare dai play-out, ne sono certo. L’importante è scendere in campo anche domenica con la giusta concentrazione e con la voglia di fare risultato e sicuramente alla fine della partita saremo contenti di ciò che avremo fatto. Poi, domenica dopo domenica, fino alla fine, dovremo cercare di guadagnare più punti possibile per arrivare all’obiettivo salvezza senza dover passare dai playout. Sono molto fiducioso e credo fortemente nei nostri ragazzi, molto validi come giocatori, ma prima di tutto come uomini, con carattere e capaci anche di giocare un buon calcio”.