Un pareggio raggiunto con tenacia per la prima squadra ed ancora una sconfitta (la sesta consecutiva) per la squadra juniores, condannano le nostre squadre ad una posizione di classifica assai compromettente. Due penultimi posti che, alla luce dei risultati, non possono che essere meritati. Troppi alti e bassi nelle prestazioni delle due squadre, talvolta anche buone, vanificate spesso dai medesimi errori banali sotto porta avversaria e soprattutto nella nostra area di rigore. Nessun dubbio, certo, sulle buone intenzioni e sul lavoro negli allenamenti da parte dello staff e di tutti i giocatori, ma è proprio in questi momenti che bisogna aggrapparsi ai valori della maglia. L'importanza di appartenere ad una società gloriosa, coi suoi sessant'anni di storia, e sana, in cui i principi sono quelli dell'amicizia e della vicinanza con i giocatori e le loro famiglie. E' per questo che chiediamo a tutti, società, mister, giocatori e "tifosi" di remare in un unica direzione per uscire da una crisi che speriamo passeggera, ma consapevoli che le tragedie sono altrove. Questo è lo sport, il calcio, è di situazioni di questo tipo ne abbiamo vissute e ne vivremo. Perdere tuttavia di vista la dimensione del "gioco" e dello stare insieme come principale valore, sarebbe il più grave errore. Come dice il Presidente "questa non è la serie A" e dobbiamo sempre tenerlo presente. I campionati sono lunghi e i conti si faranno alla fine! Incitiamo quindi i colori arancioni, sicuri che presto potremo gioire di nuovo insieme.